Nicola Marchi compie gli studi presso la Scuola Comunale “T. Mabellini” di Pistoia, diplomandosi all’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno. Svolge regolarmente attività didattica e concertistica sia come solista che in varie formazioni di musica da camera ed è uno dei membri fondatori del Quartetto Chitarristico Pistoiese. Nel 2009 il compositore pistoiese Andrea Mati scrive per lui un brano per chitarra, Iris a marzo. Attratto dalle potenzialità espressive dello strumento elettrico intraprende inoltre un approfondimento dello studio di questo strumento portando avanti alcuni progetti musicali paralleli all’attività sullo strumento classico. Il chitarrista suona da sempre con strumenti realizzati dal padre, Marco.
Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Firenze pubblica nel 2003 il saggio I treni di Pistoia, Ed. CRT, frutto dell’interesse per la ricerca storica e, nel 2010, la raccolta di poesie La soffice culla del pensiero ha riflessi d’ambra, per la casa editrice Gli Ori di Pistoia, ambizioso e ben riuscito progetto nel quale le liriche sono affiancate da acquarelli inediti opera di uno dei massimi esponenti della pop art italiana, Umberto Buscioni. Da questa collaborazione scaturisce una mostra presso le Sale affrescate del Comune di Pistoia. E’ inoltre autore di opere di narrativa per le quali ha ricevuto riconoscimenti in diversi concorsi.
Dal 2010 collabora con l’artista fiorentino di fama internazionale Felice Botta nella realizzazione di stampi ad inchiostro per attività grafiche a tema musicale.
Nel 2013 presenta con l’attore Ugo Pagliai, in anteprima nazionale presso il Teatro Moderno di Agliana, Platero y yo, componimento poetico del premio Nobel per la letteratura Juan Ramon Jimenez, musicato per chitarra da Mario Castelnuovo Tedesco.